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Primo campionamento al Lago Trasimeno

Il campionamento delle acque superficiali del Lago Trasimeno, fornirà dei dati che daranno fondamentale contributo alla progettazione e sperimentazione di un protocollo standard di monitoraggio per valutare i livelli di microplastica nei bacini pilota di Bracciano e Trasimeno, appunto. Queste attività rientrano in una delle specifiche azioni scientifiche che caratterizzano LIFE Blue Lakes.

Il lavoro si svolge a bordo di una barca, in questa occasione i due team di tecnici e della comunicazione sono stati ospitati dal DC10 di proprietà di Arpa Umbria, con le attrezzature necessarie messe a disposizione da ENEA e Legambiente: la manta e il bongo, grandi protagonisti del lavoro, i contenitori per i campioni, setacci, pinzette, strumenti per la pulizia, taniche d’acqua, gps e strumenti per misurare la velocità.

Il campionamento si fa su diversi “transetti” che sono aree di superficie individuate e definite dalle coordinate, si calano in acqua manta e bongo, i due strumenti dotati di apertura e rete attraverso la quale passa l’acqua e vengono intrappolate le parti solide, e per 20 minuti si procede a velocità bassa e costante.

Trascorso questo tempo si recuperano gli strumenti, si preleva il campione svuotando il collettore che è legato alla fine della rete e che ha raccolto tutte le parti solide filtrate dalla manta

Il campione si mette nei barattoli, che verranno poi portati in laboratorio e analizzati da ENEA, che è responsabile scientifico dell’azione.

Nella giornata di mercoledì 22 luglio ENEA e Legambiente Onlus, che insieme ad ENEA svolge da diversi anni questo tipo di campionamenti, hanno avviato un percorso di condivisione e trasferimento di know-how nei confronti di Arpa Umbria che a sua volta, in futuro, diffonderà le competenze acquisite alle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale di tutto il Paese.