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La novità del Life Blue Lakes, l’analisi previsionale metereologica e tutto sullo stato della risorsa idrica del Distretto. L’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dà appuntamento al 2021

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Condivisione del progetto guidato da Legambiente “Life Blue Lakes” – Inquinamento da microplastiche da acque interne –; presentazione da parte della Protezione Civile Nazionale dell’analisi della tendenza previsionale meteorologica di Distretto; punto sul quadro meteo-climatico distrettuale aggiornato a novembre 2020 da parte del Cnr-Irsa; relazione da parte delle regioni del Distretto e dei Gestori del sistema idrico sullo stato della risorsa e sul trend evolutivo delle aree con criticità idrica…

L’ultima riunione dell’anno 2020 dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale, ha riunito in videoconferenza circa 60 partecipanti – collegati da Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche, e dagli uffici Cnr-Irsa, Enea, Ispra e Protezione civile nazionale – che, con un approfondito contributo di slides e relazioni, hanno sintetizzato la situazione degli ultimi tre mesi con uno sguardo all’anno, agli ultimi due anni e alle serie storiche che permettono la valutazione dello stato di salute delle risorse idriche e, abbinata alle valutazioni e previsioni sulle precipitazioni, i relativi trend previsionali.

L’anno si chiude, come ha riassunto il segretario Erasmo D’Angelis, anche con “i dati incoraggianti sull’utilizzo del prototipo della piattaforma WebGis del progetto Restart”, presentata lo scorso 2 dicembre dalla sala monumentale di Palazzo Chigi, e con l’appuntamento ai primi giorni del 2021 quando “presenteremo l’operazione Paglia (completamento degli interventi riguardanti le grandi dighe esistenti o ancora incompiute, recupero e ampliamento della capacità di invaso e di tenuta delle grandi dighe nonché messa in sicurezza delle opere di derivazioni idriche prioritarie ubicate in aree sismiche ad elevato rischio idrogeologico – ndr) con un primo dibattito pubblico partecipativo su scala nazionale che coinvolge 16 comuni. A gennaio si entrerà nel vivo della programmazione di un piano di interventi distrettuali, da presentare in Europa anche nel quadro dei finanziamenti del Recovery Plan, finalizzata al Piano nazionale degli interventi nel settore idrico”.

Le tre ore di confronto sono state aperte dall’illustrazione del Progetto Life Blue Lakes davanti a una vasta platea perché si attivi un’azione comune, una governance a livello locale, regionale e nazionale per la ricerca di una soluzione alla grave problematica dell’inquinamento di microplastiche, particelle con un diametro inferiore ai 5 millimetri, presenti anche nelle acque interne. Obiettivi: a fine 2023, anno di conclusione del progetto, la presentazione di un libro bianco sui laghi alla Comunità europea, l’emanazione di una direttiva quadro sui livelli di inquinamento delle acque interne, ancora oggi mancante, e l’apertura di un tavolo istituzionale presso il Ministero dell’Ambiente per inserire il limite di ammissibilità nella normativa nazionale. Sarà l’Enea a fornire il protocollo standard di monitoraggio che, nel 2021 sarà presentato in 20 seminari regionali.

Il quadro d’insieme delle condizioni climatiche e idrologiche nei bacini afferenti al distretto dell’Appennino Centrale, riassunto nell’intervento del Cnr-Irsa, dicono che le precipitazioni sono state nella media o leggermente sotto la media a settembre e ad ottobre e sotto la media per l’area della dorsale carbonatica nel mese di novembre. L’indice pluviometrico è negativo per il versante tirrenico (SPI12) e significativamente negativo per la dorsale appenninica (SPI24).

A novembre è stato istituito presso l’Autorità il gruppo di lavoro per la redazione di un Bollettino periodico informativo sullo stato della risorsa che coinvolgerà in uno scambio di dati e informazioni anche tutte le competenze istituzionali del Distretto.

In particolare l’Umbria, attualmente in situazione di equilibrio, riscontra un novembre problematico e senza precipitazioni che fa presagire una possibile siccità nei prossimi mesi estivi. Il Lazio che pure ha recuperato il deficit di disponibilità idrica dell’estate 2020 tra settembre e novembre e superato la criticità della zona dei Colli Albani, presenta problematiche per i dati di alcune sorgenti.

Le Marche, a parte l’AATO5 (Ap-Fm) in stato di severità alto, ha indicatori di scarsità idrica “bassa” o “nessuna” negli altri quattro ambiti territoriali.

L’ Abruzzo, conferma le forti criticità del Chietino e rileva presenta un deficit di precipitazioni in media con gli ultimi nove anni.

Uno sguardo sui giorni e i mesi che verranno con l’avvio della collaborazione con la Protezione Civile Nazionale per l’analisi della tendenza previsionale meteorologica di Distretto: l’alternanza di fasi di stabilità e instabilità che ha caratterizzato i mesi passati, non dovrebbe cambiare. Le mappe attuali indicano un Natale stabile e, fin dal 27, l’avvio di una fase instabile che culminerà in una perturbazione tra il 28 dicembre e il 3 gennaio 2021.

Un resoconto di sintesi della riunione con le decisioni dell’Osservatorio, slides, approfondimenti e mappe saranno presto pubblicati sul sito nello spazio dedicato all’Osservatorio permanente sulle Risorse Idriche del Distretto.