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Il 2 febbraio è la Giornata Mondiale delle Zone Umide

Oggi si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide. Legambiente promuove le iniziative organizzate in tutta Italia e traccia il quadro della situazione attraverso i dati raccolti nel Focus Zone Umide 2020.
Life thrives in wetlands – Wetland biodiversity matters – La vita prospera nelle zone umide” è lo slogan della campagna globale 2020 che accompagna visite guidate, attività di birdwatching e convegni per ricordare il ruolo fondamentale di habitat peculiari quali laghi, paludi, acquitrini, torbiere, specchi d’acqua, tanto preziosi per il nostro ecosistema, quanto fragili e complessi nei loro equilibri. L’Italia conta 1520 zone umide secondo l’inventario del PMWI (il Pan Mediterranean Wetland Inventory di Med Wet) e vanta, inoltre, la più grande biodiversità d’Europa, ospitando il 37% della fauna euro mediterranea.
Nonostante questi numeri bisogna tenere sempre alta l’attenzione sui fattori che portano alla riduzione della flora e della fauna, come l’inquinamento degli ecosistemi di cui i rifiuti plastici sono componente preponderante, assieme ai cambiamenti climatici e all’uso non sostenibile delle risorse. La biodiversità deve trasformarsi al più presto in un reale fenomeno di tendenza e per farlo necessita di una considerevole mobilitazione di risorse tecnologiche, umane e finanziarie. Life Blue Lakes, che vede tra i suoi obiettivi l’adozione di buone pratiche di gestione e la diffusione di modelli di economia circolare a tutela dei laghi, avrà ricadute positive anche sulla salvaguardia della biodiversità che caratterizza i territori su cui si svolgono le azioni di progetto.
Oltre ad essere dei serbatoi di biodiversità, questi ambienti forniscono un’elevata quantità di servizi ecosistemici, come la regolazione dei fenomeni idrogeologici o la fissazione del carbonio presente nella biosfera, con conseguente mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. L’impegno di Life Blue Lakes terrà assieme gli interessi della conservazione di questi importanti spazi naturali, anche attraverso azioni di governance in grado di qualificare le imprese e le attività economiche che in queste aree vengono svolte.